La Grotta delle Meraviglie
📍 Informazioni essenziali
- 🕒 Orari visite:
- 📆 Apertura: temporaneamente chiusa
- ⏳ Durata: circa 30 minuti
- 📞 Contatti: -
- 📍 Località: Marina di Maratea – SS 18 km 236+900
Autointervista di Pompeo Limongi
Perché un’autointervista?
È una formula che consente, si spera, maggiore chiarezza nel fornire le informazioni necessarie al turista che vuole visitare la Grotta delle Meraviglie.
Allora cominciamo?
Si. Vai con la seconda domanda.
La Grotta è aperta?
LA GROTTA È TEMPORANEAMENTE CHIUSA PER PROBLEMI TECNICI
Si la grotta è aperta e lo sarà fino a fine settembre, (3319150695, 0973 877797), dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00.
Anche con il brutto tempo? Anche se piove?
Si. Certamente! la grotta è un buon riparo, con solo un po' di stillicidio.
Che cosa fai nella vita?
Svolgo principalmente la professione di Geologo; mi occupo poi di varie altre cose tra cui del progetto multimediale “Vivi le Muse” insieme all’amico Mimmo Longobardi e al Prof. Pasquale Persico.
E cosa fai alla Grotta delle Meraviglie?
Faccio con passione la guida turistica in estate. La presento ai turisti che per varie ragioni scelgono di visitarla, contestualizzandola rispetto al territorio di Maratea e alle aree circostanti ed evidenziandone le “meraviglie” al meglio delle mie possibilità. Le grotte sono un settore molto specialistico e molto intrigante della geologia ma nelle visite si utilizza un linguaggio necessariamente semplice e alla portata di tutti.
Dove si trova esattamente la Grotta?
La Grotta si trova a Marina di Maratea, al Km 236+900 della Strada Statale 18 tirrena Inferiore; sulla strada sono presenti due insegne in corrispondenza delle quasi si accede alle scalette che portano davanti all’ingresso. La posizione esatta è indicata bene su Google My Business, Trip Advisor e numerose altre pagine web.
È vero che è la grotta carsica più piccola d’Italia?
No! È certamente tra le grotte turistiche più piccole, ma non la più piccola. Un esempio? La Grotta del Romito, a Papasidero, è più piccola, ma di gran lunga più conosciuta per la sua notevolissima valenza archeologica.
E quanto misura?
È circa 50 metri di lunghezza e presenta un dislivello di dieci metri che si copre percorrendo in salita e discesa cinquanta gradini.
Certo è piccolina! Ma ci sono possibilità che vengano scoperte altre sale?
No! La Grotta si chiude con pareti rocciose che non lasciano immaginare possibili prosecuzioni. In fondo alla Grotta ci sono evidenze di tentativi di scavo che furono fatti subito dopo la scoperta. Tutto inutile.
Quando fu scoperta?
Si tratta di una grotta recente. Fu scoperta casualmente durante i lavori di costruzione della Strada Statale n° 18, nel 1929 da tre minatori che spaccavano le tenaci rocce calcaree con l’aiuto di potenti cariche esplosive. Una di queste squarciò evidentemente il sottile diaframma roccioso che ancora teneva al sicuro l’ipogeo dagli occhi curiosi dei sapiens. Fino a quel momento la cavità millenaria non poteva definirsi grotta.
Parli di cavità millenaria, ma quale è la sua età?
Circa 750.000-800.000 anni; gli studi svolti fanno ipotizzare si sia formata nel Pleistocene Medio.
Che tipo di studi? Chi li ha fatti?
In generale la geologia e la geomorfologia della Costa di Maratea è stata studiata da diverse università, in particolare dai geologi della Federico II di Napoli. Qualche anno fa sulla base di questi studi ho fatto degli approfondimenti e proposto delle ipotesi sullo sviluppo della Grotta delle Meraviglie. Il lavoro che ho fatto l’ho presentato nel libro dal titolo “La Grotta delle Meraviglie e altre importanti cavità naturali del territorio” del 2018. Gran parte del libro, arricchito dalle belle foto realizzate da Mimmo Longobardi, è però dedicato al processo di concrezionamento dell’ipogeo e ai vari tipi di rocce che vi si incontrano.
È molto freddo nella Grotta?
La temperatura è circa 19 °C, costante tutto l’anno.
L’accesso è agevole?
Si. Prima di completare l’asse viario costruirono il comodo sottopasso che consente l’accesso alla Grotta. Originariamente e fino al 2016 era chiusa da un cancello in ferro battuto, poi sostituito dall’attuale portone basculante.
È illuminata?
Certo. Originariamente l’impianto di illuminazione fu alimentato da un piccolo generatore a gasolio; la rete elettrica è arrivata negli anni ’80, periodo in cui un gruppo di ragazzi ben motivati la “riscoprirono” e ne organizzarono la gestione.
Dalle recensioni sul web emerge una certa difficoltà dei visitatori nel trovare parcheggio. Cosa ci dice in proposito?
È vero! La domanda più frequente di chi mi contatta è proprio inerente al parcheggio.
E cosa rispondi?
Che le macchine si possono lasciare nelle piazzole e altri piccoli spazi nelle immediate vicinanze, oppure nei parcheggi a servizio delle spiagge limitrofe (Spiaggia Nera, Spiaggia Macarro, Ilicini), distanti circa 500 metri.
La costruzione di un parcheggio dedicato ai visitatori è tuttavia indispensabile.
A chi consigli di visitarla?
Direi a tutte le persone curiose, turisti e residenti. Ovviamente ricordando che ci sono 50 gradini da scendere e salire, circa 3 piani di un palazzo.
Perché?
Perché è veramente una bella grotta. Piccola, ma intensamente concrezionata; ricca di tante rocce carsiche che occupano un posto speciale in ciascuno di noi sin dall’infanzia. Una esperienza stimolante e arricchente, volendo esagerare sensazionale.
Quanto dura la visita guidata?
Circa mezz’ora.
Ci sono altre grotte a Maratea?
Si. Ci sono circa 120 grotte censite sul vasto e complesso territorio comunale e di diverso tipo: molte sono le grotte marine, in molte delle quali si può entrare facilmente a nuoto o in kayak; ci sono inoltre altre numerose altre grotte carsiche; grotte in blocchi detritici, grotte legate a profondi movimenti franosi, etc.
Ci dice se ci sono altre grotte turistiche interessanti da visitare nei dintorni di Maratea?
Ce ne sono numerose e tutte di grande valore naturalistico e culturale. Nel Parco Nazionale e Geoparco Globale UNESCO del Cilento VDA troviamo le Grotte di Pertosa-Auletta, le Grotte di Castelcivita, la Grotta della Cala, e la risorgenza del Fiume Bussento. Nel Parco Nazionale e Geoparco Globale UNESCO del Pollino c’è la famosissima Grotta del Romito. Qui vicino, a Praia a Mare, c’è poi la Grotta della Madonna, non proprio una grotta turistica, di grande suggestione.
Hai appena parlato di geoparchi Globali Unesco. A cosa si riferisce?
Il geoparco è un territorio ben definito che ha significativo patrimonio geologico ed una strategia di sviluppo sostenibile. Al suo interno si trovano siti geologici o geositi di particolare rilevanza il cui interesse può anche essere archeologico, naturalistico, storico o culturale. Tra questi ci sono le grotte che ho appena citato.
I Parchi Nazionali del Cilento VDA e del Pollino sono stati riconosciuti geoparchi globali dall’UNESCO rispettivamente nel 2013 e nel 2015. Si tratta dunque di un riconoscimento e come tale è soggetto a periodica verifica da parte della dell’organizzazione della Rete dei Geoparchi Globali UNESCO.
In Italia ci sono attualmente 10 geoparchi, nel mondo 177.
La geologia del territorio di Maratea è molto diversa da quella dei geoparchi limitrofi?
Assolutamente no. Siamo un ponte tra due mondi molto simili.
Quale è il ruolo delle grotte turistiche nei geoparchi globali UNESCO?
Le grotte turistiche rivestono un ruolo molto importante sia per il loro valore naturalistico e culturale, sia perché sono tra i pochi geositi gestibili, importanti nodi della rete relazionale dei Geoparchi. In questi luoghi le visite guidate sono improntate non alla mera fruizione estetica del bene, ma ad una consapevole educazione ambientale.
I Geoparchi Globali UNESCO sono certamente un riconoscimento importantissimo, ma non sembra che in merito ci sia una consapevolezza diffusa. Quale è secondo te il motivo?
Non credo ci sia una risposta semplice e univoca. A differenza dei riconoscimenti UNESCO per Paestum, Matera, Velia e la Certosa di Padula come patrimonio dell’Umanità il geoparco fa riferimento ad un areale vasto e dal significato non immediatamente percepibile; d’altra parte si tratta di un riconoscimento che, a differenza dell’Istituzione dei Parchi Nazionali, non ha necessitato di lunghi e approfonditi dibattiti sui territori e non ha scatenato conflitti e divisioni tra favorevoli e oppositori. Il riconoscimento del loro valore e della rete dei geositi di riferimento è quindi un processo lungo e a tal proposito vale ricordare le parole del prof. Pasquale Persico nella prefazione al libro poco fa citato sulla Grotta delle Meraviglie: “Lentamente, il Patrimonio culturale ha visto crescere accanto al Capitale culturale il Capitale Naturale che insieme concorrono storicamente a dare una percezione evolutiva di come la ricchezza dei luoghi si combini con la capacità delle popolazioni di legarsi a potenziali evolutivi fisici e immateriali spesso riemersi dopo processi di apprendimento che solo il tempo rivela come decisivi.”
Un messaggio in conclusione di questa autointervista?
Più che un messaggio un invito: visitate le grotte turistiche quando ne avete l’occasione: esperienza speciale e spettacolo assicurato.
📋 In sintesi
Voce | Dettaglio |
---|---|
Apertura | Fino a fine settembre |
Orari di visita | 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00 |
Durata della visita | Circa 30 minuti |
Contatti | 📞 331 9150695 – 0973 877797 |
Guida | Pompeo Limongi, geologo e guida estiva |
Posizione | Marina di Maratea – SS 18 km 236+900 |
Parcheggio | Piazzole vicine o parcheggi spiagge (Spiaggia Nera, Macarro, Ilicini, ~500m) |
Accesso | Comodo, tramite sottopasso; 50 gradini (3 piani) |
Lunghezza grotta | ~50 metri |
Dislivello | ~10 metri |
Temperatura interna | Costante, ~19 °C |
Illuminazione | Presente |
Epoca di formazione | ~750.000–800.000 anni (Pleistocene Medio) |
Anno scoperta | 1929, durante i lavori sulla SS18 |
Consigliata a | Tutti i curiosi e amanti della natura; non adatta a chi ha difficoltà con le scale |
Altre grotte a Maratea | Oltre 120 cavità censite (marine, carsiche, ecc.) |
Grotte nei dintorni | Pertosa-Auletta, Castelcivita, Romito, Cala, Bussento, Praia a Mare |
🔎 Per approfondire
Scopri questo e molti altri luoghi direttamente sulla mappa interattiva del territorio
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Bibliografia
- Marotta, C. (1997). Grotte ed aree carsiche della Basilicata. Potenza: Edizioni Consiglio Regionale di Basilicata.
- Marotta, C. (2018). La Grotta delle Meraviglie di Maratea e altre importanti cavità naturali del territorio. Maratea: Edizioni MondoMaratea Servizi Turistici s.r.l.
Crediti
- Foto di Mimmo Longobardi